mercoledì 14 dicembre 2016

Step 21: Un personaggio per il color catrame.

Data la rarità del colore, risulta piuttosto difficile individuare una personalità legata al Tenné. 
Tuttavia, come abbiamo già constatato in post precedenti, molte tonalità gli si avvicinano: è il caso, ad esempio del colore che, secondo un'antica leggenda, deve la sua vita alla regina di Scozia Maria Stuarda.





Si racconta infatti chenel 1560, dopo avere lasciato la corte di Francia per la morte del marito, il re Francesco II, la regina sia ritornata nella sua amata Scozia portandosi con sè diversi vasetti di marmellata di arance: ne mangiava in quantità enormi, soprattutto quando si ammalava, e per questo le dettero il soprannome di “Marie-malade” che diventò per gli inglesi “marmalade”. Oggi questa marmellata di arance amare è un must a livello mondiale, dato che il suo sapore decisamente amaro la rende inimitabile. In Inghilterra è anche nota per il suo colore come tawny (tan) orange marmalade.





Step 20: il colore nella moda.

In uno dei siti più utilizzati al mondo per lo shopping online appare una sezione dedicata a quella che viene chiamata la moda del color caffè; questa comprende tutte le diverse tonalità di marrone, compreso il nostro color catrame.


ONLY
ONLSTARLIGHT - Giacca da mezza stagione.

La linea viene cosi' pubblicizzata sullo stesso sito:
"Risuona un tintinnio di braccialetti etnici e di stile vintage con la moda color caffè: una collezione di abiti e accessori originali e trendy da indossare con quel pizzico di malizia che non guasta mai. Intensa come l'aroma di un espresso italiano e elegante con le sue sfumature dal nero al marrone la tonalità caffè dona un carattere deciso e uno spirito ribelle ad ogni abito. Dalle giacche in pelle dal taglio da rocker per chi non sa e non vuole nemmeno imparare come fare il nodo alla cravatta agli occhiali da sole dalle lenti tenui e dal fascino seventies fino alle felpe in pile dal look urbano per dei viaggiatori metropolitani instancabili sono tantissimi i modelli disponibili nella collezione color caffè. Una scelta trendy per chi non ama sentirsi omologato agli altri: la tonalità caffè si sposa perfettamente tanto con gli abiti e gli accessori in pelle quanto con uno stile dal taglio shabby chic e di tendenza.

Se sei alla ricerca dell' outfit giusto per una cena di lavoro non farti scappare le proposte della collezione color caffè: una valida alternativa a un look troppo serioso ma allo stesso tempo una sicurezza in termini di eleganza giovane. Su Zalando puoi trovare tantissime proposte di moda tutte da leccarsi i baffi: sfoglia la vetrina online e lasciati travolgere dallo stupore perché uno stile così non si era mai visto. Dalle capienti borsette in vera pelle dal gusto etno alle sneakers basse dal tocco glamour e dalla comodità sportiva fino ai pantaloni stretti ed aderenti per far risaltare le proprie forme nella collezione di moda color caffè puoi trovare un'infinità di proposte intriganti! Non aspettare e prova l'emozione di indossare una moda che cambia con te: basta cliccare su Zalando e il gioco è fatto."

Step 19: anatomia del colore.

Sono molto arrabbiato...



La pagina soprastante è quello che appare ai vostri occhi digitando su google le parole "color catrame".

Sono decisamente offeso...

Provate ora a digitare sulla più grande enciclopedia del mondo le stesse due paroline: "color catrame"; beh, quello che otterrete sarà solamente un numero abbastanza ampio di ricerche correlate e di "forse cercavi" a seconda del motore di ricerca e del dispositivo tecnologico che state utilizzando.

Sono decisamente offeso e molto arrabbiato.

Ah, scusatemi, che maleducato! non mi sono presentato... Rimedio subito: io sono il color catrame.
Si, sono proprio io... e per favore, almeno voi, fate attenzione, non mi confondete con il composto organico di cui sono costretto a portare il nome come un fardello sulla mia povera schiena.
Un fardello che mi schiaccia fin quasi a sotterrarmi nascondendomi agli occhi del Mondo;

Ma sono stufo di tutto ciò.

Voglio essere conosciuto da tutti, lo voglio a tutti i costi.
Toglietemi questo fardello dalla schiena perchè non ne posso più.
Chiamatemi piuttosto del mio gemello inglese tan, ma aprite gli occhi e rendetevi conto che sono un colore a tutti gli effetti, importante nei più diversi campi della vita di tutti i giorni.
Mi rivoglo a voi tutti italiani, smettete di ignorarmi.

qui CI SONO ANCHE IO!!

lunedì 5 dicembre 2016

Step 18: il colore nella pittura.


Il Salon nel 1880, Edouard Joseph Dantan, 1880, collezione privata.
Il dipinto testimonia del caos espositivo che caratterizzava il Salon.

Intorno al 1800 dipingere non era più un’attività artigianale ma una professione, disciplinata da regole accademiche e da modelli condivisi di pratica e gusto. 
Ma i tempi erano maturi per una nuova generazione di artisti, ribelli e controcorrente.
Il XIX secolo vede attivi, a Parigi, pittori le cui priorità non erano né commerciali né accademiche, questi artisti e quelli che seguirono non avevano tempo per le regole dell'establishment artistico né per le abitudini conservatrici del pubblico e dei critici. Le uniche regole che accettavano erano quelle stabilite da loro stessi.


E’ una reazione all'atmosfera rigida e soffocante delle accademie di Belle Arti all'inizio del secolo, di cui l'Ecole des Beaux-Artes era il simbolo più rappresentativo. 
Gli studenti imparavano ben poco sul colore, raramente o quasi mai potevano stendere colori sulla tela: tutto si concentrava sul disegno, su linee, forme, luci e ombre. Quindi prevalenza assoluta del disegno sul colore.
Per dipingere bisognava uscire dall'Ecole: lo studente entrava in uno dei molti atelier privati, che fungevano più da scuola d'arte che da bottega dove fare apprendistato. Perfino quando lo studente era considerato abbastanza bravo nel disegno da permettergli di tenere in mano un pennello, il suo primo compito era solo copiare i maestri esposti al Louvre. Tutto ciò mortificava l'innovazione e la creatività: si supponeva che, a lavoro finito, la mano dell' artista dovesse rimanere invisibile. Lo stile corrente differiva ben poco da quello dell'Alto Rinascimento.


Il mercato aveva le sue rigide convenzioni e a Parigi l'unico modo di farsi conoscere era rappresentato dalla mostra annuale dall'Accademia, il "Salon". Le scelte dei lavori da esporre erano affidate ad accademici dai gusti tradizionali, i quali si aspettavano che i quadri avessero la finitura liscia e lucida richiesta dalla moda dell'epoca. 
Le novità avevano poche probabilità di essere ammesse. 
Il Salon praticamente era un mercato: con le pareti coperte di quadri, dal pavimento al soffitto, senza preoccupazione alcuna per la disposizione e poca per la visibilità.    Non stupisce quindi che gli impressionisti, tra cui spiccavano Pissarro, Monet, Renoir, Manet e Degas, provocassero scandalo, polemiche e scherno. I loro lavori erano considerati abbozzati, incompleti, indisciplinati e raffiguravano soggetti indecorosi: addirittura gente comune dedita alle occupazioni quotidiane. Un esempio è il dipinto riprodotto qui a fianco: Camille Pissarro scelse come soggetto una contadina, un vero scandalo !