mercoledì 14 dicembre 2016

Step 21: Un personaggio per il color catrame.

Data la rarità del colore, risulta piuttosto difficile individuare una personalità legata al Tenné. 
Tuttavia, come abbiamo già constatato in post precedenti, molte tonalità gli si avvicinano: è il caso, ad esempio del colore che, secondo un'antica leggenda, deve la sua vita alla regina di Scozia Maria Stuarda.





Si racconta infatti chenel 1560, dopo avere lasciato la corte di Francia per la morte del marito, il re Francesco II, la regina sia ritornata nella sua amata Scozia portandosi con sè diversi vasetti di marmellata di arance: ne mangiava in quantità enormi, soprattutto quando si ammalava, e per questo le dettero il soprannome di “Marie-malade” che diventò per gli inglesi “marmalade”. Oggi questa marmellata di arance amare è un must a livello mondiale, dato che il suo sapore decisamente amaro la rende inimitabile. In Inghilterra è anche nota per il suo colore come tawny (tan) orange marmalade.





Step 20: il colore nella moda.

In uno dei siti più utilizzati al mondo per lo shopping online appare una sezione dedicata a quella che viene chiamata la moda del color caffè; questa comprende tutte le diverse tonalità di marrone, compreso il nostro color catrame.


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ONLSTARLIGHT - Giacca da mezza stagione.

La linea viene cosi' pubblicizzata sullo stesso sito:
"Risuona un tintinnio di braccialetti etnici e di stile vintage con la moda color caffè: una collezione di abiti e accessori originali e trendy da indossare con quel pizzico di malizia che non guasta mai. Intensa come l'aroma di un espresso italiano e elegante con le sue sfumature dal nero al marrone la tonalità caffè dona un carattere deciso e uno spirito ribelle ad ogni abito. Dalle giacche in pelle dal taglio da rocker per chi non sa e non vuole nemmeno imparare come fare il nodo alla cravatta agli occhiali da sole dalle lenti tenui e dal fascino seventies fino alle felpe in pile dal look urbano per dei viaggiatori metropolitani instancabili sono tantissimi i modelli disponibili nella collezione color caffè. Una scelta trendy per chi non ama sentirsi omologato agli altri: la tonalità caffè si sposa perfettamente tanto con gli abiti e gli accessori in pelle quanto con uno stile dal taglio shabby chic e di tendenza.

Se sei alla ricerca dell' outfit giusto per una cena di lavoro non farti scappare le proposte della collezione color caffè: una valida alternativa a un look troppo serioso ma allo stesso tempo una sicurezza in termini di eleganza giovane. Su Zalando puoi trovare tantissime proposte di moda tutte da leccarsi i baffi: sfoglia la vetrina online e lasciati travolgere dallo stupore perché uno stile così non si era mai visto. Dalle capienti borsette in vera pelle dal gusto etno alle sneakers basse dal tocco glamour e dalla comodità sportiva fino ai pantaloni stretti ed aderenti per far risaltare le proprie forme nella collezione di moda color caffè puoi trovare un'infinità di proposte intriganti! Non aspettare e prova l'emozione di indossare una moda che cambia con te: basta cliccare su Zalando e il gioco è fatto."

Step 19: anatomia del colore.

Sono molto arrabbiato...



La pagina soprastante è quello che appare ai vostri occhi digitando su google le parole "color catrame".

Sono decisamente offeso...

Provate ora a digitare sulla più grande enciclopedia del mondo le stesse due paroline: "color catrame"; beh, quello che otterrete sarà solamente un numero abbastanza ampio di ricerche correlate e di "forse cercavi" a seconda del motore di ricerca e del dispositivo tecnologico che state utilizzando.

Sono decisamente offeso e molto arrabbiato.

Ah, scusatemi, che maleducato! non mi sono presentato... Rimedio subito: io sono il color catrame.
Si, sono proprio io... e per favore, almeno voi, fate attenzione, non mi confondete con il composto organico di cui sono costretto a portare il nome come un fardello sulla mia povera schiena.
Un fardello che mi schiaccia fin quasi a sotterrarmi nascondendomi agli occhi del Mondo;

Ma sono stufo di tutto ciò.

Voglio essere conosciuto da tutti, lo voglio a tutti i costi.
Toglietemi questo fardello dalla schiena perchè non ne posso più.
Chiamatemi piuttosto del mio gemello inglese tan, ma aprite gli occhi e rendetevi conto che sono un colore a tutti gli effetti, importante nei più diversi campi della vita di tutti i giorni.
Mi rivoglo a voi tutti italiani, smettete di ignorarmi.

qui CI SONO ANCHE IO!!

lunedì 5 dicembre 2016

Step 18: il colore nella pittura.


Il Salon nel 1880, Edouard Joseph Dantan, 1880, collezione privata.
Il dipinto testimonia del caos espositivo che caratterizzava il Salon.

Intorno al 1800 dipingere non era più un’attività artigianale ma una professione, disciplinata da regole accademiche e da modelli condivisi di pratica e gusto. 
Ma i tempi erano maturi per una nuova generazione di artisti, ribelli e controcorrente.
Il XIX secolo vede attivi, a Parigi, pittori le cui priorità non erano né commerciali né accademiche, questi artisti e quelli che seguirono non avevano tempo per le regole dell'establishment artistico né per le abitudini conservatrici del pubblico e dei critici. Le uniche regole che accettavano erano quelle stabilite da loro stessi.


E’ una reazione all'atmosfera rigida e soffocante delle accademie di Belle Arti all'inizio del secolo, di cui l'Ecole des Beaux-Artes era il simbolo più rappresentativo. 
Gli studenti imparavano ben poco sul colore, raramente o quasi mai potevano stendere colori sulla tela: tutto si concentrava sul disegno, su linee, forme, luci e ombre. Quindi prevalenza assoluta del disegno sul colore.
Per dipingere bisognava uscire dall'Ecole: lo studente entrava in uno dei molti atelier privati, che fungevano più da scuola d'arte che da bottega dove fare apprendistato. Perfino quando lo studente era considerato abbastanza bravo nel disegno da permettergli di tenere in mano un pennello, il suo primo compito era solo copiare i maestri esposti al Louvre. Tutto ciò mortificava l'innovazione e la creatività: si supponeva che, a lavoro finito, la mano dell' artista dovesse rimanere invisibile. Lo stile corrente differiva ben poco da quello dell'Alto Rinascimento.


Il mercato aveva le sue rigide convenzioni e a Parigi l'unico modo di farsi conoscere era rappresentato dalla mostra annuale dall'Accademia, il "Salon". Le scelte dei lavori da esporre erano affidate ad accademici dai gusti tradizionali, i quali si aspettavano che i quadri avessero la finitura liscia e lucida richiesta dalla moda dell'epoca. 
Le novità avevano poche probabilità di essere ammesse. 
Il Salon praticamente era un mercato: con le pareti coperte di quadri, dal pavimento al soffitto, senza preoccupazione alcuna per la disposizione e poca per la visibilità.    Non stupisce quindi che gli impressionisti, tra cui spiccavano Pissarro, Monet, Renoir, Manet e Degas, provocassero scandalo, polemiche e scherno. I loro lavori erano considerati abbozzati, incompleti, indisciplinati e raffiguravano soggetti indecorosi: addirittura gente comune dedita alle occupazioni quotidiane. Un esempio è il dipinto riprodotto qui a fianco: Camille Pissarro scelse come soggetto una contadina, un vero scandalo !


giovedì 24 novembre 2016

Step 17: un brevetto per il colore tan

Andiamo ora alla scoperta del nostro colore in un brevetto, ovvero in un vero e proprio titolo che tutela e valorizza un’innovazione tecnica, un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. 

Ebbene, l'invenzione a cui vogliamo riferirci riguarda delle lenti polarizzate di un colore tan, resistenti alla luce blu (le cui comuni fonti sono la luce al neon, quella degli schermi dei computer o delle lampade alogene a mercurio), create tramite la combinazione di un filtro ottico e di una pellicola polarizzante.
Oltre ad assumere questo particolare colore, la lente può efficacemente impedire la penetrazione di raggi di luce con una lunghezza d'onda variabile da 380 a 500 nanometri ed è dunque in grado di ridurre i danni della luce blu per gli occhi e di prevenire malattie dell'occhio come cataratta e malattie nell'area maculare della retina. Inoltre, la pellicola polarizzante combinata può prevenire efficientemente l'abbagliamento e rendere chiaro il campo di visione. Le lenti sono particolarmente adatte per le persone che hanno subito un intervento di cataratta,  che hanno una storia di malattia degenerativa maculare, che vengono curate dopo una chirurgia laser, o che soffrono di pseudomiopia, che svolgono frequente attività all'aria aperta, che vivono in zone con elevata luce solare, o ancora che fanno un uso eccessivo del computer o simili. 
Veniamo ora a qualche dato tecnico:

Inventore:  陈宇翔 (Chen Yuxiang)

Data di pubblicazione:  18 agosto 2010


Numero di pubblicazione:  CN101806960 A

Data di registrazione:  15 aprile 2010 


Per ulteriori approfondimenti, si rimanda a https://www.google.it/patents/CN101806960A?cl=en&hl=it&dq=tawny+color

giovedì 17 novembre 2016

Step 16: il colore nel design.

La scelta del colore nel design è molto soggettiva. La reazione che il colore evoca potrebbe cambiare da persona a persona. Questo è dovuto a volte a gusti e preferenze personali ma altre volte a causa del background culturale. La teoria del colore può essere considerata una scienza. Studiare come i diversi colori influenzano le persone, individualmente o come gruppo, è diventata una vera e propria professione. Basta cambiare semplicemente la tonalità del colore o la saturazione per evocare sensazioni completamente diverse. Inoltre le differenze culturali fanno sì che qualcosa che rappresenta felicità in un paese, può rappresentare qualcosa di deprimente in un altro.

Nello specifico:

Il catrame è un colore unico nello spettro dei colori, perchè può assumere toni freddi o caldi a seconda dei colori che lo circondano. Possiede il “calore” del marrone ma anche la freschezza del bianco, e come il marrone, a volte è visto come noioso. E’ un colore conservatore nella maggior parte dei casi, e di solito è riservato per gli sfondi delle pagine web. Può anche simboleggiare la pietà.
Il color catrame nel design è generalmente utilizzato negli sfondi, ed è applicato a quegli sfondi texture tipo carta. Il catrame assume le caratteristiche dei colori circostanti, e ciò significa che ha uno scarso effetto sull’impronta finale del disegno quando viene utilizzato con altri colori.
Per avere informazioni anche su altri colori cliccate qui.
Inoltre il color tan è spesso utilizzato per gli accessori come le borse; eccone un esempio:
La borsa Pacha tan è realizzata in tela dacron, un tessuto strutturato che esalta le linee del taglio e del disegno. La borsa è pensata per una donna elegante e sobria, è da portare a mano e perfetta da abbinare ad ogni stile. Il tessuto e i dettagli sono studiati per rendere il modello Pacha prezioso e unico.
Il design è originale, i manici sono costruiti a mano con la tecnica dell'impalmatura, la produzione interamente italiana.

Approfondimento.

Se foste interessati ad andare a fondo nel tema della "potenza" del colore in campo pubblicitario vi lascio qualche interessante indirizzo:

-Come fare pubblicità;

-Psicologia del colore;

-Comunicazione visiva.

Step 15:il colore della pubblicità.

Le nostre menti sono programmate per rispondere al colore.


Se si sta programmando una campagna pubblicitaria, il colore gioca sicuramente un ruolo chiave nel successo della vostra immagine. Il colore è in pratica la prima cosa che si nota del messaggio pubblicitario e di fatto è il principale veicolo di comunicazione. Come tutti sanno, i colori hanno un significato ma anche un’influenza su di noi. I colori decorano, ordinano, attirano l’attenzione. Ma creano anche umori, risvegliano sensazioni e ricordi. Per poter utilizzare i colori nella pubblicità in modo efficace è importante conoscere il loro effetto. Il problema è quindi che colore bisogna scegliere per una pubblicità? A prima vista l’argomento non appare come cruciale. Nel 95% dei casi, l’inserzionista sceglie il colore del progetto in funzione dei colori del proprio brand. In realtà non è così se pensiamo che alcuni studi affermano che il colore può: incrementare il riconoscimento della marca fino all’80%, accelerare l’apprendimento tra il 55 ed il 78% e aumentare la comprensione fino al 73%. E se questo fosse poco, gli annunci a colori sono letti il 42% in più rispetto a quelli in bianco e nero. Per questo la scelta dei colori da utilizzare è un passo importantissimo e che va assolutamente sfruttato nel miglior modo possibile nella pubblicità e nella grafica, sia per quella cartacea che per i siti web. Vediamo allora, in dettaglio, quali sono gli effetti trasmessi dai vari colori, per poter scegliere nel migliore dei modi i colori da utilizzare per i nostri progetti.

Il nostro colore in particolare suscita nel cliente che lo vede stabilità, comfort e affidabilità.







Possiamo notare facilmente che in una delle più importanti marche italiane di arredamento per interni il colore predominante è proprio il nostro catrame che ha esattamente l'intento di infondere nel cliente le stesse sensazioni che abbiamo visto nel paragrafo di sopra.

lunedì 14 novembre 2016

Step 14: il catrame nella chimica.

Per questo step prenderemo in considerazione il materiale "catrame".




Il catrame è un materiale di colore scuro, di acuto odore caratteristico e di consistenza più o meno pastosa che condensa quando il gas di distillazione del carbon fossile (catrame di carbon fossile) o del legno (catrame di legna), all'uscita delle storte di distillazione, viene raffreddato alla temperatura ambiente. Dal punto di vista della composizione, il catrame di carbon fossile è una miscela complessa di centinaia di composti diversi, in prevalenza idrocarburi aromatici, composti azotati (piridinaindolo, ecc.) e composti ossigenati (fenolicresoli, ecc.). Il catrame di legna o catrame vegetale ha una composizione nettamente diversa; in particolare è assai più povero di idrocarburi aromatici, mentre vi sono abbondanti costituenti fenolici, tra i quali i cresoli e il guaiacolo, che in passato veniva ricavato soprattutto da questa fonte. A seconda del legno di provenienza si hanno catrami diversi: di betulla, di conifere, di ginepro, di latifoglie, ecc., ciascuno con prevalenza di uno o più costituenti dissimili.

Produzione e sottoprodotti.


Il catrame greggio viene utilizzato per le sue proprietà idrofughe solo nella catramatura; al contrario è materia prima ricercata per l'estrazione delle sostanze costituenti. Quello più usato è il catrame di carbon fossile che viene sottoposto alla distillazione frazionata: si separa prima una frazione che bolle a temperatura inferiore ai 190 ºC e che si indica con il nome di olio leggero; segue la frazione bollente tra 190 e 280 ºC che prende il nome di olio medio od olio di naftalina, e poi quella bollente fino a 350 ºC detta olio pesante od olio di antracene; come residuo della distillazione rimane infine un residuo solido di colore nero, la pece di catrame di carbon fossile. Le singole frazioni vengono ulteriormente elaborate asportando dagli oli leggeri e da quelli di naftalina i costituenti fenolici, ossia il fenolo, i cresoli, ecc., mediante un lavaggio con una soluzione di soda, e i costituenti basici, come l'anilina e i suoi omologhi, mediante un lavaggio con acido solforico diluito, e infine sottoponendo la parte neutra, costituita da idrocarburi aromatici, a ulteriore distillazione frazionata. Si separano così dagli oli leggeri il benzene, il toluene, la miscela dei tre xileni isomerie una frazione costituita da una miscela di omologhi superiori del benzene, che viene solitamente usata come solvente con il nome di nafta solvente. Dagli oli di naftalina si separa, in genere mediante un semplice raffreddamento che ne provoca la separazione allo stato cristallino, la naftalina, la quale ne costituisce il componente principale. Dagli oli pesanti si separano invece l'antracene, il fenantrene e il carbazolo. La richiesta di questi ultimi prodotti è però in genere limitata rispetto alla quantità di oli pesanti disponibile, e tali oli vengono in buona parte usati per l'impregnazione del legname, direttamente o dopo i trattamenti che forniscono il prodotto più propriamente indicato con il nome di carbolineum. Nell'industria della distillazione del carbon fossile, il catrame costituisce un sottoprodotto, sia pure importantissimo, e la sua disponibilità sul piano industriale è quindi condizionata dalla produzione di gas illuminante e di coke metallurgico. Negli ultimi venti anni, con l'imponente aumento della produzione in particolare di materie plastiche sintetiche, la distillazione del catrame è diventata insufficiente a coprire la richiesta mondiale di benzene, di toluene e di xilene, per cui questi composti hanno cominciato a venir prodotti in quantità sempre maggiore da adatte frazioni del petrolio, pur continuando a essere ricavati anche dal catrame. Questo continua invece a fornire quantità bastanti di naftalina, di antracene e di piridina.

Catrame medicinale.


Per adeguata diluizione del catrame ricavato dalla distillazione secca del legno di pino, betulla, faggio, ginepro, ecc., si ottiene un preparato medicamentoso. Il catrame medicinale è ricco di sostanze fenoliche ed eteree (creosolo, guaiacolo e omologhi) a cui sono legate le sue proprietà disinfettanti e balsamiche. Viene impiegato sotto forma di pomate e unguenti nella terapia di varie malattie della pelle, quali psoriasidermatite eczematosascabbia, infezioni fungine. Al contrario, il catrame può però anche essere responsabile di effetti dannosi sulla pelle. Infatti la sua presenza in numerosi prodotti industriali e commerciali può in determinati soggetti suscitare reazioni allergiche, soprattutto dermatiti da contatto. Il contatto continuativo con esso è in grado di provocare lesioni precancerose (cheratosi) seguite dalla formazione di carcinomi della pelle.

Step 13: il colore del fumetto.

Cattivik, la macchia di catrame.





Cattivik è un personaggio dei fumetti creato nel 1967 da Bonvi, autore sia dei disegni sia dei testi, e regalato successivamente al fumettista Silver.
Cattivik, che secondo una definizione data dallo stesso Bonvi è «una macchia d'i catrame: poco importa cosa sia esattamente, l'importante è che sporchi molto!»)[5]è un ladro in calzamaglia nera dall'aspetto grottesco impegnato in complessi piani criminosi che non sortiscono mai l'effetto voluto. Compare sempre vestito con una calzamaglia nera attillata, vive nelle fogne cittadine dal quale fuoriesce di notte, muovendosi saltellando e sghignazzando, per perpetrare furti e rapine che molto spesso non riesce a portare a termine. Ha un modo di parlare caratterizzato dal troncamento dell'ultima lettera della parola che sta pronunciando ("non rispondo senza il mio avvocato").
Il personaggio è stato protagonista nel 1992 di un videogioco omonimoispirato al fumetto e, nel 2008, una serie televisiva animata,realizzata da Silver in collaborazione con il regista Zanotti e con Mediaset.
Per saperne di più vi lascio come al solito il  link.

giovedì 3 novembre 2016

Step 12: il colore del cibo.

La Bagna càuda.




La bagna càuda [baɲa ˈkɑʊ̯da], ossia salsa calda in italiano, è una specialità gastronomica della cucina piemontese, originaria delle province di CuneoAlessandria e Asti, nonché delle aree meridionali della città metropolitana di Torino.
Per tradizione lo si consuma tra l'autunno e l'inverno, difatti leggenda dice che venisse preparato come ricompensa per i vendemmiatori che avevano aiutato a raccogliere l'uva. Da sempre quindi è un rito conviviale che prevede la condivisione del cibo in forma collettiva da parte dei commensali che lo attingono da un unico recipiente in terracotta detto "fojòt".Si dice che nel Medioevo i mercanti di Asti, che si recavano in Francia per acquistare sale ed acciughe, abbiano tratto ispirazione dall' “Anchoiade”, preparazione a base di aglio preparata in Provenza.La bagna càuda rimase un piatto povero, e in quanto tale venne a lungo rifiutata dalle classi più abbienti. Trovare una traccia di questa salsa nei testi gastronomici piemontesi è molto rara, bisogna aspettare il 1875 quando lo scrittore e giornalista, Roberto Sacchetti, la descrisse dettagliatamente per la prima volta.Ma come sarà mai fatta la bagna caùda?Nel 2005 una delegazione dell'Accademia italiana della cucina di Asti ha depositato presso un notaio la ricetta esatta. Dosi per persona:
  • 1 testa d'aglio,
  • mezzo bicchiere d'olio d'oliva extravergine, 
  • 50 g di acciughe rosse di Spagna,
  • eventuale pezzetto di burro da aggiungere a fine cottura.
Tutti gli ingredienti, attraverso una lenta e paziente cottura vengono ridotti ad una salsa che viene poi servita accompagnata da verdure di stagione cotte o crude: cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o abbrustoliti, foglie di cavolo crude, cavolfiore, topinambur, barbabietole, patate cotte a vapore, ravanelli, rape e tante altre. La si può accompagnare con un vino rosso corposo, per esempio Barbera, Nebbiolo, Barbaresco, Dolcetto.
Sicuramente non è un piatto per palati delicati, e non sembra nemmeno un piatto di cucina di alta classe anche se i newyorkesi non sembrano d'accordo, pare infatti che la nuova tendenza dei ristoranti di Manhattansia proprio la specialità piemontese!Se non ve la sentite di mangiarla per via dell'eccessivo aglio, vi è una versione più delicata.Dosi per 4 persone (ricetta della mamma):
  • 5-6 spicchi di aglio,
  • 3-4 acciughe sotto sale a testa,
  • 5 cucchiai d'olio di oliva,
  • 200 ml di panna da cucina,
  • 250 ml di latte,
  • un pizzico di farina.
Tagliare a pezzetti l'aglio e metterlo in un tegamino di terracotta con i filetti di acciughe e l'olio.Far cuocere finché non le acciughe non si siano ridotte in una crema, a questo punto aggiungere il latte e la panna, e un pizzico di farina per far rapprendere la salsa. Far cuocere per mezz'ora a fuoco a lento.

Step 11: il colore in un documento.

Catrame


Quale miglior documento possiamo trovare se non un libro intitolato proprio come il nostro colore: 

titolo: Catrame;
autore: Giuseppe Genna;
editore: Mondadori;
anno di pubblicazione: 1999;
prima presenza della parola catrame: copertina;




Trama

Fumo di asfalto colloso nella spossante Milano estiva delle periferie. Tra le case popolari di Calvairate, il quartiere dormitorio di Quarto Oggiaro e il carcere di Opera emergono, come strani zombie dal sottosuolo, un suicidio sospetto, un giro di pedofili e un ex terrorista nero evaso. E tra servizi segreti impegnati in grossolani depistaggi, inconfessabili e dirompenti verità e inquietanti parole d'ordine come "indulto", a vent'anni dal delitto Moro l'ispettore Guido Lopez non potrà fare a meno di avvertire l'aria pesante e sporca di un complotto.

-Vi lascio anche una recensione scritta da Martino Baldi e pubblicata su "Poetarum silva" il 19 aprile 2014.

mercoledì 2 novembre 2016

Step 10: l'emblema.

L'abbronzatura è quel fenomeno per il quale la pelle umana si scurisce in seguito all'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) provenienti dalla luce solare o da luci artificiali, quali le lampade al quarzo.
Il cambiamento di colore della pelle è dovuto al maggior rilascio del pigmento melanina da parte delle cellule della pelle in seguito alle radiazioni solari. La melanina è prodotta dai melanociti, che sono uno specifico tipo di cellule situati nell'epidermide, ed è utile per la sua azione protettiva del derma, rispetto ai possibili danni subiti a causa dei raggi.

L'azienda leader nel settore appunto della ricerca dell'abbronzatura tanto sognata in Italia è sicuramente Bilboa.
Ecco il marchio 2016 che presenta una sfumatura scura del nostro color catrame sulla parte in alto a destra dietro al nome dell'azienda oltre che ovviamente sul corpo perfetto della modella:




Prendiamo dunque come marchio del nostro colore un brand dalla storia tutta italiana che meglio non potrebbe rispecchiare il significato più profondo del color catrame.

Step 09: l'abbacedario del colore.

A come ARABI;

B come "BLACK AND TAN";

C come CODICI;

D come DUDLEY MURPHY;

E come EDOUARD JOSEPH DANTAN;

F come FULVO;

G come GOTTO ESPLOSIVO;

H come HTML;

I  come INDIE ROCK;

L come LINGUE;

M come MILLECINQUECENTONOVANTA;

N come NJAI DASIMA;

O come (tawny) ORANGE;

P come PALETTE;

Q come QUEENSLAND (l'esperimento più lungo del mondo);

R come RAL;

S come STABILITA';

T come TANNO;

U come UNIVERSITA';

V come VIETATO PASSARE SOTTO LA SCALA;

Z come ZALANDO;

Step 08: il colore ed il popolo.

Proverbi e detti popolari.


-Per cominciare possiamo citerei un famosissimo detto russo che vuole far capire come a volte la più piccola perturbazione di un sistema anche ampio può avere effetti deleteri

"Капля дегтя испортить бочку меда (Kaplya degtya isportit' bochku meda)."

Traduzione: "Una goccia di catrame rovina una botte di miele."


-Il catrame nell'uso comune viene detto anche "pece nera"; a questo proposito possiamo citare una famoso detto toscano:

"Chi tocca la pece, s'imbratta."


Superstizione.


-Vietato passare sotto una scalaSecondo alcune spiegazioni, l’origine di questa superstizione sarebbe invece più militare: i difensori dei castelli medioevali erano infatti soliti versare olio o pece bollente sugli assedianti che si accingevano ad arrampicarsi sulle scale. Da qui la paura di passare sotto una scala.

lunedì 31 ottobre 2016

Step 07: il colore nel cinema.

Black and Tan.




Black and Tan (1929), anche noto come Black and Tan Fantasy è un breve film scritto e diretto da Dudley Murphy per l'interpretazione di Duke Ellington e della sua Orchestra. Il film fu registrato con l'uso del sistema "suono su pellicola" Photophone della RCA e fu pubblicato dalla RKO Radio Pictures il giorno 8 dicembre 1929.
Nel film, Duke Ellington e la sua Orchestra suonano le composizioni di Ellington "Black and Tan Fantasy", "Black Beauty", "The Duke Steps Out", e "Cotton Club Stomp".
Il 13 febbraio 2001, Black and Tan fu ripubblicato dalla Kino Internationalnella collana "The Best of Jazz and Blues (Hollywood Rhythm Volume 1)".
Duke e la sua orchestra (accreditati come Duke Ellington and His Cotton Club Orchestra) cercano di mettere in scena uno show; la ballerina, interpretata da Fredi Washington, insiste per partecipare, nonostante sia malata. Nel corso dello show, la ballerina crolla sul palco e viene portata al suo camerino, mentre l'orchestra continua a suonare. La ballerina viene raggiunta in camerino da Duke, ma muore poco dopo.

Tan's film.
Tan's film era una casa di produzione cinematografica indonesiana.
Fondata dai fratelli Tan Khoen Yauw e Tan Khoen Hian il 1°settembre 1929, i suoi film sono stati per
lo più rivolti a gruppi etnici nativi. 
A partire da Njai Dasima nel 1929, la società ha rilasciato quindici film prima di essere sciolta in ultima analisi dopo l'occupazione giapponese.
I Tans e i fratelli Wong crearono poi Tan & Wong Bros nel 1948 per continuare questo lavoro.
A questa pagina potete trovare la storia della società.

Palette.




Il colore può entrare all'interno dei film anche attraverso le varie palette delle copertine o delle immagini in genarale. 
A questo riguardo ho trovato un sito ("movies in color") molto interessante nel quale potrete cercare la presenza, non solo del nostro colore, ma anche di qualsiasi altro all'interno delle immagini di moltissimi film.

Step 06: il colore e la scienza.

Il colore nella seconda rivoluzione scientifica.


Agli inizi l'industria fondata sulla scienza non si basò sugli aspetti più avanzati di questa, anche se essa fornì indubbiamente metodi e regole di lavoro, seppure incompleti. Gli scienziati, infatti, furono principalmente stimolati dalla stessa industria ad approfondire lo studio dei coloranti, e a ottenere informazioni sui prodotti del catrame di carbone e sulle loro reazioni chimiche. In particolare, fu così per i fornitori di coloranti dell'imponente industria tessile europea. I chimici si confrontavano con la necessità di comprendere la struttura dei nuovi coloranti sintetici, con l'obiettivo non soltanto di scoprirne altri ottenibili dal catrame di carbon fossile, ma anche di difendere gli interessi delle loro industrie nelle vertenze sui brevetti. 
Fu l'abbondanza e il basso costo della materia prima a rendere allettante la ricerca sui coloranti; inoltre, l'accessibilità e la pronta applicazione della teoria dell'anello benzenico di Friedrich August Kekulé (1829-1896), risalente al 1865, collocò su solide basi scientifiche la prospettiva di replicare le molecole dei coloranti naturali. L'anello benzenico di Kekulé era rappresentato come un esagono, con un atomo di carbonio in ogni vertice e legami singoli e doppi alternati tra i sei atomi di carbonio costituenti, a ognuno dei quali era legato un atomo d'idrogeno. 
Le tinte naturali diedero il via alle più grandi sfide scientifiche che comprendevano la conoscenza della loro struttura, i processi per migliorarne la produzione, nonché i percorsi per la loro sintesi. L'unica caratteristica che le accomunava ai coloranti organici, sia naturali sia sintetici, era la loro origine da idrocarburi aromatici, il benzene e i composti consimili, che potevano essere ottenuti dalla distillazione del catrame di carbon fossile.

Per saperne di più vi rimando a questo link.


L'esperimento più lungo del Mondo.




L'esperimento più lungo della storia è iniziato nel 1927 in un laboratorio dell'Università del Queensland (Australia) ed è tutt'ora in corso. Il suo fine era, ed è ancora, quello di dimostrare le sorprendenti proprietà di alcuni materiali, per esempio la pece di catrame, una sostanza ottenuta dal catrame attraverso un procedimento chiamato deacquificazione, cioè la privazione dell'acqua. 
Vi rimando a questo indirizzo per tutti i dettagli.



giovedì 27 ottobre 2016

Step 05: Il colore e la musica.

Sicuramente è possibile associare uno stato d'animo, un sentimento, una sensazione o un pensiero ad un colore come fanno ad esempio i cantanti nelle loro canzoni.


-Gotto esplosivo

Per quanto riguarda il nostro colore, "Catrame" è proprio il titolo di una delle ultime canzoni di una delle più affermate band del mondo rock-metal italiano: i Gotto esplosivo.




Di seguito il commento della band:


“il potere e l’amore per la musica, vista come la forza che ci ha resi vivi finora e che tuttora sta alla base di qualsiasi cosa.
Catrame” è una canzone d’amore sotto mentite spoglie, tanto incazzata dapprima quanto pronta, in fondo, a calarsi nei panni degli altri e mettere tutto in discussione”.

-Kaos One

Marco Fiorito conosciuto come Kaos One o più semplicemente Kaos è un rapper e produttore discografico italiano.
Ha cominciato la propria carriera già nel 1985, dapprima come ballerino di breakdance e writer, poi come MC, prima in inglese e poi in italiano. Insieme ai Sangue Misto e agli Assalti Frontali, Kaos è un precursore dell'hip hop in Italia.
Ne "il sesto senso", una dellke sue canzoni più famose canta:
"Ne senti troppe andare storte | chiodi dentro le porte |non credi al sesto senso ma vedi persone morte | è la legge del più forte | cane mangia cane | se stanotte troppe stelle sono sporche di catrame.“

-Catrame

In oltre nel panorama della musica italiana ci esiste anche un'altra band più di nicchia che fa indie rock che ha deciso di chiamarsi proprio "Catrame".
Vi riporto il link dive potrete trovare tutto il loro materiale.



martedì 18 ottobre 2016

Step 04: Il colore nel mito.

Per cercare riferimenti nel mito riguardanti il color catrame, ci rifaremo all'omonimo materiale, nonostante il colore di quest'ultimo non sia lo stesso che stiamo trattando in questo blog.

Divideremo il post in base alle diverse culture che nel mito hanno preso in considerazione il catrame:






Arabi: a questo popolo dobbiamo la creazione della stessa parola "catrame" che deriva appunto dall’arabo qaṭrān dal verbo qàṭara che significa colare goccia a goccia.


Egizi: per millenni, gli antichi egizi usarono catrame di petrolio per preservare i corpi. Ora ricerche geologiche mostrano che il catrame proveniva da diverse fonti, offrendo uno sguardo sulle antiche rotte commerciali.
Per saperne di più potete rifarvi a questo link.

Greci: per rifarci ad un libro più recente che comunque tratta in un modo o nell'altro di questo popolo possiamo prendere come riferimento "Canti popolari toscani corsi illirici greci, Volume 3". 

A questo link si può notare la presenza del catrame all'interno del testo.

Romani: Troviamo il catrame citato spesso in "Antologia romana", per saperne di più vi lascio il link.


Nella mitologia germanica troviamo una dvinità conosciuta a più proprio come Tan (traduzione inglese del nostro colore), nota anche col nome latinizzato di Tanfana.




Possiamo inoltre citare per il cristianesimo la trilogia di don Giuls "Verde, rosso e marrone" che appunto nel terzo libro fa riferimento al colore comune che più si avvicina al nostro catrame; anche in questo caso per saperne di più vi lascio l'indirizzo della pagina.

Step 03: I codici del colore.


Catrame
Coordinate del colore
HEX#D2B48C
RGB1(rgb)(210; 180; 140)
CMYK2(cmyk)(0; 14; 33; 18)
HSV(hsv)(34°; 33%; 82%)
Riferimento
CSS3 Color Module
1: normalizzato a [0-255] (byte)
2: normalizzato a [0-100] (%)


Qui di seguito vediamo come viene identificato il nostro colore nei principali cataloghi:

Pantone: il codice esatto è 16-1334 TPX;

RAL Color Chart: il colore che più si avvicina è il Marrone oliva che viene qui identificato con il codice: RAL 8008 111-079-040 #6F4F2c8

delux Colour Wallcodice H11;

Stucco Color Chart: codice 039/3;

Per una ricerca molto più accurata dei codici vi consiglio di andare a visitare la seguente pagina, nella quale si entra nel dettaglio in tutti i codici sia di programmazione (esempio android, html, ecc...) piuttosto che dei diversi sistemi di codifica dei colori.